Approfondimenti socioculturali e pratica sul tema del CORPO COME STRUMENTO DI CONOSCENZA
Il corpo è il mezzo con cui viviamo e ci rapportiamo, con cui costruiamo il mondo e le relazioni con gli altri.
Il nostro sviluppo come esseri umani è legato alla parte biologica del corpo, tramite cui facciamo esperienza, e alla cultura, come insieme di strumenti d’interpretazione e di organizzazione della realtà (Bruner, 1997).
Oggi viviamo in una cultura del disagio, perché non siamo più allenati a sentire il corpo, abbiamo perso il contatto con il corpo, con i suoi bioritmi, con i bisogni biologici, tendiamo a misurarlo anziché ad ascoltarlo.
I bisogni primari sono andati sullo sfondo, per questo il lavoro di miglioramento per il benessere passa attraverso il corpo, dando al nostro corpo la possibilità di essere libero e non dentro ad una gabbia, come succede ad esempio quando si tende a tenere costantemente un atteggiamento di tensione, derivante da uno stile di vita o da tensioni personali, che si riflette nel corpo, con esiti come la perdita di concentrazione, la perdita di controllo, il malessere generale: il disagio.
Si può guarire con il corpo (Rossetti, 2022), conoscendolo e rispettandolo, praticando la cultura della prevenzione, il rispetto e l’amore verso se stessi, poiché il nostro corpo è in grado di adattarsi all’ambiente e di attuare meccanismi di recupero dell’equilibrio perduto, ma se non lo ascoltiamo e non lo mettiamo in condizione di rigenerarsi, permane il disagio.
Recuperare l’ascolto del corpo, il rispetto dei tempi del corpo, ci aiuta anche a muoverci nella complessità, la complessità che fa parte del mondo, perché esistono tante possibilità, non solo quelle che abbiamo sempre visto e partendo da noi stessi per migliorare il nostro rapporto individuale, possiamo contribuire ad un miglioramento anche a livello sociale.
In un continuo scambio tra sensazioni, mente e corpo, è bene fare pulizia di tutto ciò che ci impedisce di essere espressione diretta della nostra unicità e riportare attenzione all’ascolto e alla comprensione del corpo, e per farlo, 3 sono i pilastri che ci vengono in aiuto: POSTURA, RESPIRO e STATO DI RILASSAMENTO.
Il corpo ha bisogno di mantenere un equilibrio omeostatico, ovvero un bisogno vitale di stabilità, che mantiene attraverso processi di adattamento.
Capiamo quindi come sia fondamentale conoscere il modo con cui il corpo ci comunica il proprio stato di mancanza di equilibrio e i mezzi necessari e utili per riportare l’equilibrio. L’equilibrio è dinamico, pensate alla posizione dell’albero nello yoga, in cui si generano costanti meccanismi di aggiustamento per garantire l’equilibrio della posizione.
Quando si perde omeostasi, si attiva un meccanismo di compensazione, che va agevolato per recuperare il benessere, altrimenti può sfociare in malattia. Esiste sempre un limite, in cui non riusciamo più con i nostri meccanismi a ristabilire l’equilibrio, allora va prodotto un cambiamento, che ci può dare risorse inaspettate. Ogni novità è accompagnata da cambiamenti e dobbiamo essere pronti a cambiare, altrimenti apriamo la porta al disagio.
Attraverso il corpo possiamo fare esperienza di una multisensorialità emozionale, sensoriale, spirituale che arricchisce la nostra conoscenza, e che possiamo poi tradurre in atteggiamenti operativi, utili per la nostra vita quotidiana e che ci aiutino a generare il nostro e altrui benessere.
Articolo a cura di Chiara Matteuzzi.
Riferimenti bibliografici:
Rossetti F. (2022), Guarire con il corpo. Un modello di sociologia applicata per affrontare il disagio culturale. Homless Book, Faenza.
Materiale didattico 2° anno corso Operatore Socioculturale per il Cambiamento Migliorativo, Unisociologia, (A.A. 2023-2024)
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