In India molte piante sono considerate sacre. Tra queste c’è l’Amla (Emblica officinalis, Phyllanthus Emblica, Emblic Myrobalan).
nomi in sanscrito: Āmalakī, Dhātrī, Dhātrikā, Āmalaka, Amṛtaphalā
L’Amla (uvaspina indiana) è sicuramente la più conosciuta tra le erbe ayurvediche ed è una pianta della famiglia delle Euphorbiaceae.
L’Amla è una tra le più amate erbe ayurvediche però non sempre si conosce quanto sia venerata in India questa pianta.
La sacralità dell’Amla
Il nome in sanscrito di questa pianta, oltre ad Amalaka o Amalaki, è Dhattrika o Dhatri che significa “terra” o “madre”, in particolare la madre che allatta. Quindi si potrebbe tradurre con “terra che nutre” o “madre che nutre”.
Probabilmente questo nome fa riferimento alle proprietà del frutto dell’Amla che è per l’appunto molto nutriente.
Secondo la tradizione, Viṣṇu risiede nella pianta di Amla (per alcuni si tratta di Kṛṣṇa, avatar di Viṣṇu, o di Lakṣmī la moglie di Viṣṇu).
Per questo motivo l’Amla viene considerata sacra. Addirittura c’è un giorno completamente dedicato all’adorazione di questa pianta (e dunque di Viṣṇu): si tratta della cosiddetta Amalaki Ekadashi, che si svolge nel mese di Phalgun (Phālguna) che va da metà febbraio a metà marzo. Questo giorno dedicato all’Amla segna l’inizio del Festival di Holi.
L’adorazione delle piante non deve stupirci. Infatti, secondo la tradizione induista, ogni essere vivente è manifestazione del divino.
L’origine divina dell’Amla
Molti miti della tradizione indiana sono legati a questa pianta. Uno in particolare, presente nei Bṛhaddharma Purāṇa, svela l’origine divina dell’Amla e la sua sacralità.
In questo mito si racconta un episodio della vita di Pārvatī e Lakṣmī, rispettivamente le mogli di Śiva e Viṣṇu.
Secondo la leggenda, Pārvatī e Lakṣmī si recarono a Prabhāsa (o Prabhāsatīrtha), un luogo sacro, per adorare Śiva e Viṣṇu.
Pārvatī espresse a Lakṣmī il desiderio di adorare Viṣṇu con una radice o un oggetto nuovi. Anche Lakṣmī disse che avrebbe voluto adorare Śiva nello stesso modo. Le due dee sopraffatte dalla devozione iniziarono a piangere, tanto che le loro lacrime caddero sul terreno. Da quelle lacrime nacque un albero di Dhatri o Amalaki. Così le dee iniziarono ad adorare Śiva e Viṣṇu con la pianta sacra nata dalle loro lacrime.
Da quel momento le foglie di Amla sono legate all’adorazione di Śiva e Viṣṇu.
Un’altra versione
Secondo gli Skanda Purāṇa, invece, il dio Viṣṇu rimase incantato dalla straordinaria bellezza di Vṛndā, la moglie di un asura, Jālandhara. Vṛndā si era uccisa dopo che Viṣṇu si era congiunto con lei con l’inganno, avendo assunto le sembianze di Jālandhara per spezzare la protezione di invincibilità cui godeva l’uomo. Questi infatti era invincibile grazie alla fedeltà e alla devozione della moglie e non sarebbe stato ucciso finché Vṛndā gli fosse stata fedele.
Viṣṇu dopo la morte di Vṛndā era molto infelice. Gli dèi per alleviare il suo dolore, si rivolsero a Lakṣmī, moglie di Viṣṇu, Gaurī (Pārvatī) moglie di Śiva e Svadhā.
Le dee diedero ognuna un seme agli dèi, affinché lo seminassero nel luogo in cui si trovava Viṣṇu. Da quei semi crebbero immediatamente tre piante: Dhātrī (Amla), Malti o Jāti (Gelsomino) e Tulasī (Tulsi, il Basilico Santo).
Subito queste piante si trasformarono in tre donne bellissime che distolsero Viṣṇu dal pensiero di Vṛndā, tanto che egli si dimenticò di lei. Sciolto l’incanto, le tre donne ripresero la forma di pianta.
Ci sono poi molte altre versioni della storia ma in tutte è evidenziata l’origine divina di queste piante.
All di là della versione del mito, secondo i libri sacri induisti l’Amla è sacra, ha origine divine ed è una manifestazione della divinità racchiusa in ogni essere vivente.
D’altra parte una pianta così preziosa e benefica non può che essere un dono del cielo all’Umanità.
Ricetta Echi di Flora Olio di Amla, Chioma lucente pensiero di Luce
L’olio di amla che si ottiene da questa ricetta è un ottimo olio per la cura dei capelli castani, neri e tutte le tonalità scure anche con riflessi rossi (non è indicato per capelli decolorati o biondi, per il suo effetto scurente).
Grazie all’alto contenuto di vitamina C l’amla è un potente rimedio ayurvedico per rinforzare i capelli donando vigore e lucentezza. All’interno le altre erbe rafforzano il potere rivitalizzante dell’amla donando un elisir riequilibrante per i vostri capelli.
Ingredienti per la realizzazione dell’olio di Amla
In un barattolo da 1 litro di vetro possibilmente scuro inserire nell’ordine di ricetta:
- 100 g di polvere di Amla antiossidante rivitalizzante lucidante
- 2 cucchiai di Hennè neutro ristrutturante lucidante volumizzante disciplinante
- 2 cucchiai di Hennè rosso protettivo rinvigorente lucidante riflessante rosso
- 5 foglie secche di alloro riequilibrante rinforzante lucidante
- 1 cucchiaio di fiori essiccati di calendula riequilibrante lenitiva
- 1 cucchiaio di fiori essiccati di lavanda riequilibrante normalizzante
- 1 cucchiaio di fiori essiccati di karkadè rinvigorente antiossidante
- 1 cucchiaio di foglie essiccate di rosmarino lucidante riequilibrante
- 1 cucchiaio di foglie essiccate di salvia riequilibrante stimolante la crescita
- 1 cucchiaio di foglie essiccate di timo riequilibrante anticaduta
- 1 cucchiaino di foglie essiccate di origano riequilibrante purificante stimolante la crescita
- 1 cucchiaino di cannella lucidante rinforzante purificante
- 100 ml di olio di semi di girasole nutriente lucidante
- 50 ml olio di sesamo lucidante nutriente riequilibrante rinforzante antiossidante
- a volume del barattolo con olio di riso antiossidante nutriente idratante emolliente
- 1 cucchiaino di vitamina E antiossidante
- 5 gocce di olio essenziale di limone o rosmarino
- Se possibile aggiungere anche 2-3 cucchiai di fiori essiccati di elicriso, che amo particolarmente in quanto conferisce un alto potere detossinante all’olio potenziandone le proprietà rivitalizzanti, ristrutturanti il capello e rafforzandone il fusto, adatto a chi ha i capelli sottili e fini.
Se il vaso è di vetro trasparente coprire con alluminio e tenere in luogo buio e fresco per 40 giorni. Ogni settimana mescolare con un cucchiaio di legno. Passati i 40 giorni filtrare l’olio con un telo di cotone per due volte.
Rituale di applicazione: Impacco pre-shampoo
Una volta o quando possibile:
- Sui capelli bagnati distribuisci l’olio di amla dalla cute alle lunghezze.
- Massaggia abbondantemente la cute, anche 5-10 minuti.
- Raccogli i capelli con la pellicola alimentare e copri con una cuffietta e/o un asciugamano.
- Lascia in posa per 20-30 minuti durante i quali puoi rilassarti leggendo un libro o bevendo una tisana calda.
- Risciacqua abbondantemente l’eccesso d’olio e lava i capelli con il tuo shampoo preferito.
- Metti il balsamo solo se necessario.
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