Molte persone soffrono di disturbi “del pensiero negativo”, una sensazione di disagio, una visione negativa della vita che riflette un disequilibrio interiore, che non si è ancora somatizzato nell’organo in una vera patologia, ma può esprimere difficoltà emotive, sintomi fisici e una relazione non equilibrata con sè stessi e gli altri.
Spesso a tutto questo sono associati stati di ansia, nervosismo, collera, paura, tristezza, apatia, dolori muscolari, osteo-articolari, insoddisfazione personale, tachicardia, cefalea, vertigini, insonnia, stanchezza cronica, depressione.
Psicoaromaterapia, un supporto dalla natura
L’aromaterapia è un connubio tra arte e scienza dalla tradizione millenaria, che grazie ai principi energetici e al valore terapeutico delle materie aromatiche naturali, può influenzare positivamente più aspetti dell’esistenza. (Luca Fortuna)
L’ aromaterapia per l’equilibrio emotivo aiuta il ricevente a divenire consapevole del mondo interno, il mondo esterno e le rispettive richieste.
L’olio essenziale in applicazione topica e inalatoria può diventare un grande aiuto nel proprio percorso di elaborazione emotiva, sia in autonomia, nello yoga, meditazione, nel percorso di crescita personale, oppure con l’aiuto dello psicologo, nella relazione d’aiuto con un counselor o con il professionista olistico del benessere.
L’aromaterapia energetica utilizza le molecole aromatiche estratte dalle piante tenendo conto dei principi attivi anche nelle loro valenze energetiche e simboliche (tratte dalla medicina antica, usi popolari tramandati).
L’olfatto a differenza degli altri sensi ha un legame diretto con il sistema limbico, sede della memoria e delle emozioni e minori contatti con la neo-corteccia sede del linguaggio, funzioni cognitive, per questo la difficoltà a comunicare gli odori.
La funzione olfattiva è collegata in modo diretto al sistema nervoso centrale (cellule olfattive, bulbo olfattivo, area limbica memoria ed emozioni) e nella via riflessa al sistema nervoso periferico, verso organi e visceri.
Le molecole aromatiche agiscono in modo veloce ed efficace veicolando un messaggio di regolazione al sistema nervoso centrale e periferico, qualora i disturbi non abbiano ancora leso in modo consistente le cellule di un organo e trattandosi ancora di un blocco energetico-emotivo che colpisce i sistemi di controllo neurovegetativo, generando disturbi quali vertigini, cefalea muscolo-tensiva, gastrite colite, tensioni muscolari, dolori di origine nervosa.
Qualora i disturbi siano approfonditi in patologie conclamate, l’aromaterapia e le pratiche a mediazione corporea ed essa associate, possono giocare un ruolo rilevante se integrate alla terapia di base.
Le note olfattive
Le note olfattive: Testa-Cuore-Fondo hanno un orientamento emotivo specifico: Note alte: ci aiutano a gestire il «momento presente» sono quelle più volatili. Note medie: ci aiutano a «prendere nutrimento» sono mediamente volatili. Note fondo: ci aiutano a sostenere ed elaborare le nostre parti più costituzionali e profonde.
Le frequenze aromatiche risvegliano e conducono alla nostra autenticità
Ogni nota possiede inoltre proprietà aroma-farmacologiche che l’aromaterapeuta valuterà come inserire ad uso topico in base ai disturbi organici associati.
Questo lavoro va sempre integrato ad uno stile di vita consapevole, dove tanti altri elementi sono altri aspetti che compongono il “tutto del benessere” (riposo, rilassamento, movimento, alimentazione..), i principi terapeutici delle molecole aromatiche non sono da intendersi come una soluzione assoluta, ma possono sostenerci nel nostro percorso di vita, perché risvegliano i nostri bisogni profondi e ci fanno stare in contatto con gli aspetti più autentici del nostro sè, attraverso la gestione ed elaborazione emozionale.
Scegliere le molecole aromatiche
Scegliere quale molecola aromatica diffondere o massaggiare con olio sul corpo, ci porta a essere presenti e in sintonia con il nostro sentire, per comprendere di cosa abbiamo maggiore bisogno, se di calma, di energia interiore o di stabilità. Se a livello mentale, emotivo o per un bisogno profondo. Se perché abbiamo paure, tristezze, rabbia, stati emotivi repressi. Per questo l’aromaterapia, porta all’ascolto interiore, alla visione olistica dell’uomo in tutti i suoi aspetti interconnessi ed è dinamica ed elaborativa.
Pensiero negativo, come nasce?
In molti casi l’origine dei pensieri negativi e degli schemi da cui essi si generano è da ricercare in esperienze significative della vita o in relazioni interpersonali conflittuali e generative di sofferenza emotiva.
Questo tipo di esperienze si imprimono, anche inconsapevolmente, nella mente della persona, nonostante il trascorrere del tempo. Il modo di affrontare le situazioni della vita, pertanto, è spesso condizionato da esperienze passate che hanno provocato un forte impatto emotivo e che condizionano l’approccio attuale.
Spesso associamo a certi ricordi negativi, emozioni negative come rabbia, tristezza, paura, che portiamo con noi potenziandole inconsapevolmente negli anni, perché non elaborate, non perdonate.
La percezione
La percezione di uno stimolo, è il processo che ci consente di elaborare i segnali sensoriali e acquisire l’informazione sul mondo esterno. Conosciamo la realtà che ci circonda attraverso la percezione. Questa elaborazione avviene nel cervello e porta alla formazione di una rappresentazione interna di quegli stimoli.
Le neuroscienze oggi riportano che la neocorteccia reagisce in 300 millesimi di secondo, pertanto noi razionalizziamo un pensiero che viene messo in atto dal nostro istinto percettivo primordiale.
La nostra percezione del mondo si origina dal nostro senso primordiale e successivamente, può essere influenzata da processi cognitivi (mentali del pensiero) e da processi dinamici legati al comportamento umano e le interazioni sociali, gli istinti, le emozioni.
Questo percorso di elaborazione di stimoli sensoriali porta alla pianificazione del comportamento.
Percezione e mondo emotivo
Ci comportiamo e relazioniamo nella vita sulla base di come la percepiamo e ciò che percepiamo è notevolmente influenzato dal nostro stato emotivo e dalla nostra mente.
Gli organi di senso, alla base della percezione, sono i nostri telescopi sul mondo, per conoscere la realtà che ci circonda, gli unici strumenti che abbiamo per ricavare informazioni dal mondo fisico.
Nel caso dell’emotività, poiché l‘intervallo tra il fattore che scatena un’emozione e l’erompere dell’emozione stessa può essere quasi istantaneo, il meccanismo che valuta la percezione di tale fattore deve essere velocissimo, anche secondo il tempo di reazione cerebrale che si calcola appunto in millesimi di secondo.
Questa valutazione della necessità di agire è così rapida che non varca neppure la soglia della consapevolezza.
Tale risposta emozionale rapida, si propaga in noi prima di sapere cosa stia succedendo.
Il grande vantaggio è che la mente emozionale può leggere una realtà (emotiva) in un istante, producendo quel giudizio intuitivo immediato che ci dice di chi dobbiamo diffidare, di chi possiamo fidarci e chi si trova in una situazione difficile. La mente emozionale è il nostro radar per scoprire il pericolo; se noi (o i nostri antenati nel corso dell’evoluzione) aspettassimo l’intervento della mente razionale per formulare alcuni di questi giudizi, potremmo non solo sbagliarci, ma addirittura morire.
Lo svantaggio è che queste impressioni e questi giudizi intuitivi, verificandosi in una frazione di secondo, possono essere erronei o malaccorti, o meglio inadatti alla situazione e creare rappresentazioni interne che favoriscono un disagio psicofisico.
Associare inconsapevolmente un certo evento o comportamento della vita, ad un’emozione negativa, una paura, una rabbia ad esempio, senza riconoscerla ed elaborarla per trasformarla, può farci percepire un disagio a lungo termine, in quanto tendiamo poi a riportarla nel vissuto quotidiano anche se ormai non è più adatta alla situazione.
In più noi tutti reagiamo seguendo i nostri pensieri e se alcuni di questi pensieri sono alla base di questa erronea associazione, sono controproducenti e auto-sabotanti, tali da non aiutare ad affrontare meglio l’evento o la situazione, tali da far stare male inutilmente.
Nessun evento o circostanza esterna può riuscire da sola a farci stare cosi eccessivamente male, le persone in poche parole hanno l’abitudine di agire, spesso, seguendo i propri pensieri disfunzionali, interpretando gli eventi della vita in modo negativo.
Le risposte emotive che il passato ci evoca influenzano il modo di valutare le nostre esperienze personali passate e la visione di noi stessi, che a loro volta influenzano i pensieri e le interpretazioni attuali della realtà, le quali, a seguire determinano le nostre risposte emotive su un evento presente, le nostre scelte e… si ricomincia da capo.
Una ruota che gira.
I pensieri negativi legati ad un emozione negativa del passato, conducono una visione distorta della realtà, in cui si perde autostima, connessione con sé stessi, manifestando rassegnazione.
Educazione all’ascolto olfattivo per lo switch emozionale e la gestione del pensiero
Attraverso la pratica aromaterapica di educazione all’ascolto olfattivo del corpo è possibile imparare a cogliere questi pensieri per correggerli, all’origine emotiva, al fine di riuscire a costruire una percezione realistica.
Questo è possibile attraverso l’esperienza olfattiva associata alla rieducazione sensoriale e alla consapevolezza attraverso di essa, della centralità del corpo, come elemento di conoscenza della realtà, partendo dall’organo sensoriale dell’olfatto.
Le molecole aromatiche hanno la capacità di aiutare nel cambio di direzione emozionale perché sono molto simili alle emozioni, veloci, vitali, potenti, il nostro corpo sensoriale riceve una informazione molto vicina al proprio linguaggio per l’elaborazione del cambiamento.
L’evento o le persone con le quali abbiamo associato quell’emozione negativa a quel ricordo negativo, non si possono cambiare, ma sono l’opportunità per crescere andando ad apportare una dinamica emotiva diversa.
Il lavoro è sul cambiamento dell’emozione associata a quel ricordo spiacevole, che spesso inconsapevoli portiamo con noi per anni.
Attraverso l’utilizzo delle molecole aromatiche possiamo richiamare sul corpo quella frequenza emozionale che manca e che vogliamo acquisire e allo stesso tempo avere un “elemento di ricordo del perdono”.
Mi perdono per non avere più quell’emozione
Ogni evento spiacevole di vita, lo possiamo trattenere a noi e tenere anche il disagio che porta con sé, oppure cercare di cambiare attraverso il cambio di direzione emozionale.
Il disagio poco alla volta sarà trasformato in autostima e forza, cambiare, trasformare i propri stati emotivi è un lavoro che richiede molto tempo e voglia, desiderio di elaborare tutto questo e spesso per questa elaborazione è meglio chiedere un aiuto, una guida su più fronti, psicologico certamente, ma tenendo sempre uno sguardo agli aspetti olistici della vita, che l’aromaterapia è in grado di insegnare, perché passa dal corpo e informa il corpo nella sua totalità.
Questo aiuterà la persona a divenire più consapevole che la propria realtà è una diretta rappresentazione dei nostri sistemi corporei sensoriali e quindi potrà iniziare una via per liberarsi di quegli schemi invalidanti che la vita inconsapevole ha portato e sedimentato nella persona.
L’esperienza olfattiva conduce la persona a sentirsi e a comprendere che vi è una via di conoscenza della realtà che ci circonda attraverso il corpo. Un lettura funzionale per il proprio benessere.
Olfatto
La persona che ha attitudine al pensiero negativo, nel percorso di conoscenza olfattivo, inizierà a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità sensoriali e di come sia possibile conoscere la realtà circostante attraverso il corpo, con attività che coinvolgono l’olfatto e gli altri organi di senso, lasciando il pensiero a riposo.
L’olfatto connesso all’esperienza di contatto con la propria interiorità, la scoperta di come il proprio mondo interiore sia una rappresentazione della realtà esterna assolutamente governabile, aiuterà a correggere la visione distorta e negativa di ogni evento della vita imparando a vivere sintonizzandosi su una prospettiva di fiducia, perdono, lasciando andare il controllo.
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